lunedì 19 gennaio 2009

welfar


Oggi mentre leggevo un quotidiano mi ha colpito un articolo che narrava il seguente tema:
La riforma del welfare, avviata dalla legge quadro n. 328/2000, ha messo in moto un processo di definizione del wefare locale che sta mobilitando molte e diverse forze: amministratori regionali e comunali, rappresentati di associazioni, gestori di imprese sociali. La regione Lombardia con una serie di recenti atti amministrativi ha definito le nuove unità di offerta conosciute come Comunità alloggio socio sanitarie (CSS) e Centri diurni per persone con disabilità (CDD). Tale riassetto, unitamente alle nuove disposizioni in merito ai CSE ed alle Comunità alloggio ha determinato un cambiamento di mentalità e di cultura, che coinvolgerà l’intero mondo dei servizi. Gli obiettivi strategici di ogni riforma sono alti, tuttavia il loro raggiungimento è garantito solo dallo sforzo di comprensione della nuova realtà e di adeguamento al cambiamento di operatori che quotidianamente, nelle organizzazioni, modificano stili di lavoro comportamenti, relazioni coi cittadini. La finalità generale del progetto è volta ad offrire agli educatori professionali la possibilità di gestire il cambiamento dotandoli di strumenti per rileggere il loro ruolo all’interno delle diverse realtà operative.

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