mercoledì 21 gennaio 2009

lo sportello informativo handicap (1°)

Oggi ho deciso di inoltrarmi in una riflessione molto importante che vorrei condivedere con voi......e che avrà ampio spazio all'interno del mio blog
La mission di tutti gli interventi associativi è quella di promuovere e realizzare iniziative di contrasto al bisogno di chiunque, in situazione di grave o gravissima disabilità personale e/o sociale, rischia di essere escluso dal proprio contesto di vita.
Lo “Sportello Informativo Handicap” rappresenta una risposta al bisogno delle persone con disabilità e delle loro famiglie, di ottenere consulenze ed informazioni esatte, costanti, esaurienti, controllate e verificate che consentano loro di raggiungere un maggior benessere psico - fisico, autonomia personale ed integrazione sociale.
Il Progetto persegue la finalità di offrire ai cittadini disabili e alle loro famiglie un servizio di ascolto, informazione, incontro, consulenza gratuiti. Inoltre lo Sportello offre la possibilità alle famiglie di incontrarsi e confrontarsi sui problemi specifici della disabilità attraverso incontri di auto-mutuo aiuto.
L’ascolto avviene attraverso una linea telefonica per dare la possibilità all’utente di esprimere una richiesta specifica. Spesso, durante la conversazione, si evidenziano problematiche più complesse che richiedono l’intervento di figure professionali, ed è per questo che nella struttura è inserita un’equipe di supporto.
L’informazione rappresenta elemento di partecipazione, di crescita personale e sociale, nonché strumento per l’autonomia. Viene alimentata dalle svariate riviste alle quali l’Associazione è abbonata, dai siti internet a carattere legislativo e sociale.
L’incontro è uno dei punti cruciali, in quanto passaggio fondamentale per programmare un intervento atto a concretizzare l’esigibilità dei diritti della persona disabile. Tenendo sempre presente che l’utente deve essere stimolato ad autodeterminarsi favorendo cosi l’integrazione nel mondo in cui vive, si tende a favorire la relazione diretta con gli Uffici competenti, a meno che non si tratti di persone impossibilitate a muoversi o a relazionarsi con il mondo esterno.
La consulenza viene fornita da figure tecniche professionali (assistente sociale, psicologo, consulente legale, mediatore familiare) in relazione alla problematica esposta.
Gruppo famiglie: relazione di aiuto che si stabilisce con i genitori sulla base della filosofia dell’auto-aiuto: attraverso l’empatia, la condivisione, l’identificazione e il confronto delle proprie difficoltà con altri nella stessa situazione, aiutando i familiari a scoprire come e perché si ritrovano disarmati e spesso impotenti davanti alle scelte e alle attitudini di vita del proprio figlio.

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